Le caratteristiche centrali dell’anoressia sono il rifiuto di mantenere un adeguato peso corporeo, un’immagine corporea distorta, il terrore di diventare grassi, l’amenorrea, i rituali legati all’alimentazione e al cibo, l’eccessivo esercizio fisico. Nella bulimia sono presenti invece abbuffate di cibo ed eliminazioni (purghe, vomito auto-indotto), l’uso di lassativi/diuretici, uno sforzo di stare a dieta/digiunare, un eccesso di preoccupazione rispetto al modellamento del corpo ed al peso. Spesso sono presenti ansia , depressione e fobia sociale.
Definizioni comportamentali (secondo DSM IV)
Consumo rapido di grande quantità di cibo in breve tempo seguito da vomito indotto e/o uso di lassativi dovuto al timore di acquistare peso
Estrema perdita di peso (ed amenorrea nelle donne), con rifiuto di mantenere un minimo peso funzionale, dovuta ad un’ingestione limitata di cibo oppure a vomiti frequenti auto-provocati, ad un uso errato dei lassativi, e/o ad un’attività fisica esagerata
Preoccupazione per l’immagine fisica relativa ad una valutazione pressoché irrealistica di sé come troppo grasso o ad un forte rifiuto di vedersi emaciato
Una paura irrazionale di diventare obeso
Squilibrio fisico derivante dal disturbo alimentare
Obiettivi della terapia
Valutazione medica se è stato perso il 15% del peso corporeo; se è stato perso il 25% del peso corporeo, è necessario un ricovero; valutazione della necessità di un intervento farmacologico
Automonitoraggio giornaliero di tutti gli episodi legati al cibo (abbuffate, vomito auto-indotto, quantità e qualità di cibo ingerito, luogo, ora, ecc.)
Individuazione dei luoghi e momenti dei comportamenti disfunzionali per approntare strategie efficaci di evitamento
Aumentare la fiducia e l’autostima
Identificazione delle paure sottostanti l’autonomia
Esplorazione del significato attribuito al peso corporeo
Analisi dei sentimenti legati all’immagine corporea
Identificazione delle convinzioni disfunzionali
Consapevolizzazione dei pensieri associati all’abbuffarsi e/o al purgarsi
Identificazione dei propri bisogni reali
Definizione di modi più efficaci per soddisfare i propri bisogni
Analisi dei conflitti interiori
Problem solving per migliorare la capacità di affrontare gli eventi stressanti associati con il vomitare
Training di rilassamento muscolare
Training di assertività
Individuazione degli scopi a cui la malattia è funzionale (significato comunicazionale)
Identificazione dei punti di forza della persona
Identificazione, riconoscimento ed espressione dei sentimenti (disperazione, senso di colpa, ansia, depressione, aggressività)
Lettura di libri inerenti il disturbo (biblioterapia) come per esempio “Tutto il pane del mondo” (De Clerq,1994)
Elaborazione di un piano alimentare
Accettazione graduale della responsabilità personale di una nutrizione adeguata
Analisi delle conseguenze fisiche delle abbuffate di cibo e delle purghe
Identificazione dei messaggi cognitivi negativi legati all’assunzione di cibo
Elaborazione della paura relativa alla emancipazione dalle figure genitoriali
Colloqui con i familiari
Automonitoraggio e prevenzione del rischio di ricadute
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