Spesso è associata a depressione. L’autostima è una componente molto importante del nostro benessere psicologico e funziona come un filtro che ingrandisce o minimizza le nostre risorse personali. E’ una percezione assolutamente soggettiva rispetto a ciò che ciascuno sente e pensa a proposito di sé. Chi soffre di bassa autostima non si sente abbastanza sicuro del proprio valore e delle proprie qualità. Per questo motivo tende a procrastinare scelte ed azioni per paura di sbagliare e a sperimentare maggior incertezza e difficoltà nel cercare una soluzione. Quando vive un insuccesso attribuisce l’accaduto esclusivamente ad una sua mancanza, mentre quando sperimenta un successo tende a sminuirlo e a non riconoscere i propri meriti.
L’autostima influenza tre importanti aspetti della vita:
il proprio modo di relazionarsi con gli altri (la persona tende a soffrire molto delle critiche che le vengono rivolte e tende ad evitarle con atteggiamenti conformi alle aspettative sociali)
la determinazione nel raggiungere i propri obiettivi (si arrende facilmente di fronte alle difficoltà invece di perseverare e tende a cambiare spesso idea o parere)
il modo di reagire agli eventi negativi della vita (tende con fatica a dimenticare sentimenti di delusione e amarezza legati al senso di fallimento e ad addossarsi tutte le colpe)
Definizioni comportamentali (secondo DSM IV)
Incapacità di accettare i complimenti
Disprezzo verso se stessi;
Difficoltà nel dire di no agli altri
Convinzione di non piacere agli altri
Avversione per se stessi (la persona si sente sgradevole, senza importanza, indegna, un peso)
Incapacità di trovare aspetti positivi in se stessi
Paura del rifiuto degli altri
Obiettivi della terapia
Individuare le cause
Individuare le esperienze passate nelle quali sono state ricavate le convinzioni negative su di sé
Aumentare la consapevolezza delle affermazioni auto-dispreggiative
Aiutare la persona a considerarsi per quello che è e non per quello che fa
Incoraggiare l’emissione di comportamenti più assertivi
Stimolare la consapevolezza di sé (la stima che la persona nutre verso di sé influenza necessariamente il proprio comportamento, le relazioni sociali, lavorative e affettive
Tutto questo, a sua volta, influenza i risultati che si ottengono)
“zittire” il proprio giudice interiore che tende a criticare qualunque azione e/o pensiero riguardante la persona
Elaborare e ridurre la paura del rifiuto
Aumentare l’autoaccettazione
Migliorare la cura di sé
Elaborare i sensi di colpa
Aumentare i comportamenti di assunzione di responsabilità e relative conseguenze
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